Occhi sbarrati
su un abisso di vita
una vita sgranata
perchè malnutrita
non sol di cibarie
ma ancor più di gioie
un eterno destino
dove anche il vicino
ti sente nemico
perchè quel vicino
è anch'esso un mendico.
Non muta preghiera
non urlo silente
nulla più esce
dai deboli petti
dai milioni di inermi
guardiani del mito di Dio
prigionieri del mito dell'Uomo
Gli abbiam tolto l'amore
e lasciato il dolore,
gli abbiam tolto l'amore
e lasciato il rancore.
Ricompensa e giustizia
nel regno dei cieli
potere e ricchezza ai cattivi del mondo
che sembrano buoni
perchè fanno convegni
d'ogni forma d'amore indegni.
Dove l'ipocrisia
si spande come letame
dove l'ipocrisia
fa spreco di fondi per la fame
dove si ossequiano i forti
e si umiliano i morti
dove non c'è timor di Dio
ma vanagloria dell'io
dove l'umana presenza
non colma di Dio l'assenza
dove rincula l'umanità
verso l'antica animalità
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