martedì 12 marzo 2013


Ai  neoeletti deputati e senatori dell’ M5S, vorrei poter esternare alcune ovvie considerazioni:
1)      Vi  autodefinite “Movimento” che è sinonimo mi dinamicità ma, nei fatti, non c’è niente di più statico del vostro modo settario   di arroccarvi.
2)      Ripetete come un mantra: una testa, un voto. Eppure, 163 teste, supinamente, pena la scomunica, votano ciò che decide una testa sola. Più che un fenomeno culturale, sembrate un fenomeno naturale: una clonazione agamica di massa.
3)      C’è una massima molto abusata ma anche molto disattesa che , nella storia dell’umanità, ha avuto spesso riscontri di scientifica esattezza :” A volte , la strada dell’inferno è lastricata da buone intenzioni”.
Sette milioni di italiani sono già nell’inferno della povertà. Volete lasciarli lì in nome delle buone intenzioni?
Non le teste chine, ma i cuori ribelli sono il motore di ogni “vera rivoluzione”.
Una testa, un volto, ma, soprattutto, un cuore.
Ascoltatelo!

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