Ai neoeletti deputati
e senatori dell’ M5S, vorrei poter esternare alcune ovvie considerazioni:
1)
Vi autodefinite “Movimento” che è sinonimo mi
dinamicità ma, nei fatti, non c’è niente di più statico del vostro modo
settario di arroccarvi.
2)
Ripetete come un mantra: una testa, un voto.
Eppure, 163 teste, supinamente, pena la scomunica, votano ciò che decide una
testa sola. Più che un fenomeno culturale, sembrate un fenomeno naturale: una
clonazione agamica di massa.
3)
C’è una massima molto abusata ma anche molto
disattesa che , nella storia dell’umanità, ha avuto spesso riscontri di scientifica
esattezza :” A volte , la strada dell’inferno è lastricata da buone intenzioni”.
Sette milioni di italiani sono
già nell’inferno della povertà. Volete lasciarli lì in nome delle buone
intenzioni?
Non le teste chine, ma i cuori
ribelli sono il motore di ogni “vera rivoluzione”.
Una testa, un volto, ma,
soprattutto, un cuore.
Ascoltatelo!
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